Il titolare di un
frantoio della provincia di Cosenza è stato denunciato dal
personale appartenente al Nucleo operativo polizia ambientale
della Capitaneria di porto di Corigliano per i reati di
danneggiamento, gettito di cose pericolose e inquinamento
ambientale.
I militari, nel corso di un controllo nell'impianto, hanno
rilevato chiazze di sansa di colore scuro rosaceo e male
odorante e diverse pozze dello stesso prodotto presenti allo
stato melmoso nell'area adiacente l'opificio. Ispezionata la
zona attigua alla struttura, avendo seguito le tracce del
residuo oleoso, è stata constatata l'effettivo sversamento
incontrollato e illecito del prodotto nel terreno circostante.
Allo scopo di tentare di scongiurare il pericolo di aggravamento
del danno ambientale è scattato il sequestro di un cumulo di
circa 250 quintali di sansa di olive trovato all'interno del
deposito del frantoio, dello stesso deposito esteso per circa 50
metri quadri e del terreno, di circa 200 metri quadri,
interessato dalla presenza del percolato di sansa.
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