Il latitante Antonio Trentuno, di
28 anni, ritenuto elemento di spicco del gruppo di San Cocimo
della 'famiglia' Santapaola-Ercolano, è stato arrestato a Vibo
Valenzia da carabinieri del nucleo investigativo di Catania e da
agenti della polizia della squadra mobile della locale Questura.
L'uomo era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Gip, su richiesta della Dda etnea, per associazione
finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell'ambito
dell'operazione 'Quadrilatero', eseguita il 20 settembre 2021 da
militari dell'Arma della compagnia di Catania Fontanarossa. La
sua latitanza è stata 'monitorata, da carabinieri del reparto
operativo del capoluogo etneo in collaborazione con il Servizio
di cooperazione internazionale di polizia che ne hanno
individuato la presenza tra l'Albania e la Grecia e il rientro
in Sicilia. Ieri la polizia stradale di Vibo Valentia, tra gli
svincoli di Pizzo e Sant'Onofrio dell'autostrada Salerno-Reggio
Calabria, in direzione sud, ha controllato una vettura guidata
da un calabrese già noto alle forze dell'ordine con a bordo il
latitante che aveva documento di identità e Green pass
falsificati. I due sono stati condotti negli uffici della
squadra mobile. I poliziotti, in collaborazione con i
carabinieri di Catania, sono riusciti ad accertare la reale
identità del latitante siciliano che è stato arrestato assieme
al suo fiancheggiatore accusato di favoreggiamento personale.
L'indagine 'Quadrilatero' aveva consentito di disarticolare i
gruppi criminali che gestivano tre fiorenti 'piazze di spaccio'
di sostanze stupefacenti radicate nella zona di San Cocimo dello
storico rione San Cristoforo di Catania, considerata la
'roccaforte' degli affiliati all'omonimo gruppo capeggiato da
Maurizio Zuccaro, organico alla 'famiglia' mafiosa di Cosa
nostra Santapaola-Ercolano.
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