"Taisiia è il simbolo di pace, di
unità della chiesa cristiana e bizantina. Simbolo di unità in
una tragedia, quella che noi viviamo in Ucraina da otto anni e
della tragedia avvenuta a Cantorato". Lo ha detto padre Vasyl
Kulynyak, parroco della comunità ucraina della diocesi di
Crotone, nell'omelia pronunciata durante i funerali della
bambina ucraina morta domenica a causa di un incidente stradale.
"Non possiamo stare in silenzio - ha aggiunto il religioso - per
quello che è successo. È triste quando, come è accaduto a
Cantorato, una persona viene uccisa da un bullo che spaventava
la zona. Bisognava fare prevenzione prima. Anche in Ucraina noi
soffriamo per un bullo e tutti sono stati in silenzio ed ora ci
fanno le condoglianze mentre la gente viene uccisa. Sono
migliaia i morti. Bambini e adulti che sono sempre figli di
qualcuno".
"Noi oggi chiediamo - ha detto ancora il prete durante la
funzione celebrata in italiano ed in ucraino - davanti a questa
salma: pace. Non possiamo però stare silenziosi davanti a uno
che fa male ad altri. Siamo tutti responsabili come cristiani
dobbiamo difendere i deboli, prevenire il male".
Rivolgendosi ai genitori ed ai parenti della piccola presenti
nel Duomo di Crotone padre Vasyl ha avuto parole di conforto. "I
bambini secondo la nostra tradizione - ha sostenuto - sono
innocenti e lei è in paradiso. Lei è santa e prega per noi. È
angelo della pace. Impegniamoci a fare in modo che non ci siano
altre vittime nel mondo".
Alla messa hanno preso parte il prefetto di Crotone, Maria
Carolina Ippolito, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, che ha
proclamato il lutto cittadino, il questore Marco Giambra, i
vertici militari. Tanta i presenti e, moltissimi, i cittadini
ucraini che hanno voluto dare l'ultimo saluto alla piccola
Taisiia sulla cui bara c'erano boccioli di rosa bianca simbolo
di purezza e innocenza.
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