Avrebbe realizzato un sistema di
collettamento delle deiezioni animali, letame, tale da far in
modo che le stesse creassero un fosso naturale attraverso il
quale si spandevano nei terreni circostanti. La titolare di
un'azienda zootecnica di Rombiolo è stata denunciata dai
Carabinieri Forestale di Vibo Valentia nell'ambito dei servizi
mirati alla prevenzione e repressione di reati ambientali.
I militari, nel coso dell'ispezione in località "Quarto" hanno
trovato un cumulo di rifiuti costituiti da deiezioni animali
palabili, per un quantitativo di 50 metri cubi, depositati
direttamente sul terreno. Le deiezioni animali contengono
contaminanti che, se infiltrati nelle sorgenti sotterranee di
acqua potabile, possono far raggiungere livelli pericolosi di
quantità di nitrati nelle acque. Non è da sottovalutare poi il
rischio di zoonosi determinato dalle deiezioni animali, che
contengono microorganismi quali i criptosporidi, parassiti
enterici che possono rimanere infestanti per mesi nel terreno e
nell'acqua, fungendo da fonte di contagio e che attraverso il
veicolo delle fonti idriche possono provocare vere e proprie
epidemie.
"I servizi predisposti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Vibo
Valentia, diretti a verificare la corretta gestione dei rifiuti
e dei reflui convogliati dagli scarichi - è detto in una nota -
continueranno nel territorio dell'intera provincia".
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