Aldo Barbaro, partigiano
catanzarese, eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor
militare alla memoria, ucciso dai nazifascisti il 21 aprile del
1944, quando aveva soltanto 22 anni, a Coassolo torinese. Un
eroe un po' dimenticato della città capoluogo della Calabria,
se non fosse per le vie che gli hanno intitolato lo stesso
Comune di Catanzaro e quello di Torino.
La figura di Barbaro, in coincidenza col 78/mo anniversario del
suo assassinio ed a pochi giorni dalla Festa della liberazione,
é stata ricordata dall'associazione culturale "Venti d'Autore"
con un'iniziativa nel Museo storico militare, che sorge
nell'area del Parco della biodiversità. Nell'ambito
dell'iniziativa é stata inaugurata una mostra di reperti storici
e si é svolto un intenso recital teatrale. Gli attori Gianpaolo
Negro e Martina De Venuto hanno letto con bravura testi, di cui
é autore lo stesso Negro, ispirati a scritti di Aldo Barbaro.
Figlio di un ufficiale dell'Esercito ed a sua volta militare di
carriera. Barbaro, dopo la firma dell'armistizio, non esitò
neppure per un attimo ad unirsi ai partigiani compiendo numerose
azioni contro le forze naziste e quelle fasciste che le
supportavano. Fu catturato nel corso di un rastrellamento e
fucilato subito dopo, entrando così nella storia della
Resistenza contro l'occupazione nazista del Paese.
Nel corso dell'incontro, condotto da Emiliano Lamanna,
dell'associazione "Venti d'autore", c'é stato anche un
collegamento via zoom con Salvatore Bullotta, docente di Storia
e Filosofia, e con Emiliano Cosentini, discendente della
famiglia Barbaro.
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