Un presunto violentatore seriale è
stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rende in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip
su richiesta della Procura. Si tratta di un 33enne identificato,
come hanno riferito gli investigatori, "inequivocabilmente"
grazie all'esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza
di alcune abitazioni attigue ai luoghi delle aggressioni,
risultate "perfettamente sovrapponibili" alle descrizioni
fornite dalle donne vittime delle violenze. Donne di cui gli
investigatori stessi evidenziano oltre ai preziosi contributi
forniti, la forza ed il coraggio di denunciare. Le indagini
adesso proseguono per accertare se l'uomo, un 33enne, possa
essere stato l'autore di altre violenze.
Le indagini sono iniziate dalle denunce presentate a metà
marzo da tre donne: due aggredite mentre facevano rientro nella
propria abitazione e una mentre camminava per strada. L'uomo era
solito appostarsi nelle ore serali alla ricerca di donne sole.
La zona universitaria era tra i luoghi prescelti. In
particolare, in un caso, è riuscito ad introdursi nel condominio
e a bloccare le porte dell'ascensore dove si trovava la donna,
impedendole di salire. La vittima è riuscita a fuggire per le
scale ma è caduta sui gradini. Dopo essere stata raggiunta, è
riuscita comunque a mettere in fuga l'aggressore telefonando col
cellulare per chiedere aiuto. In un'altra circostanza, invece,
l'aggressore ha incontrato la vittima per le vie cittadine,
ponendosi di fronte a lei e impedendole il passaggio. La donna
aggredita ha iniziato a urlare facendo fuggire l'aggressore.
Le attività investigative svolte dai carabinieri della
Stazione di Rende in collaborazione anche con quelli di
Lattarico, hanno consentito di ricostruire i tre episodi e di
ricollegarli ad uno stesso autore, identificandolo.
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