Otto anni e sei mesi di
reclusione sono stati inflitti dal Tribunale di Catanzaro al
cardiologo Alfonso Sestito, unico ad avere scelto il rito
ordinario nel processo denominato "Thomas". Il collegio ha
inoltre dichiarato Sestito interdetto dai pubblici uffici e ha
disposto di applicare all'imputato, a pena espiata, la misura di
sicurezza della libertà vigilata per un anno.
Sestito, di 53 anni, è accusato di associazione mafiosa per
aver finanziato alcuni affari della cosca Grande Aracri nel
settore immobiliare. Secondo l'accusa l'imputato sarebbe stato
il terminale economico al servizio della cosca Grande Aracri per
gestire condomini, acquisire terreni e il controllo dei villaggi
turistici. Il collaboratore di giustizia Dante Mannolo, nelle
sue dichiarazioni, ha sostenuto la consapevolezza di Sestito di
operare per conto della cosca. Sestito è accusato di avere
attuato investimenti di natura imprenditoriale in esecuzione di
un programma associativo diretto ad assicurare il controllo sui
villaggi turistici ricadenti nell'area crotonese di influenza
della cosca. Il cardiologo gestiva direttamente i servizi
condominiali delle strutture turistiche oppure utilizzava
società costituite ad hoc come la "Camelia" srl.
Inoltre come medico al policlinico Gemelli di Roma si sarebbe
adoperato affinché i componenti la cosca Grande Aracri fruissero
di permessi sanitari e attestazioni mediche in grado di influire
sui giudizi di incompatibilità carceraria.
Nel procedimento è costituito parte civile l'imprenditore
Giovanni Notarianni, in qualità di persona offesa privata e di
rappresentate legale di Alberghi del Mediterraneo. Il collegio
ha condannato l'imputato a risarcire la parte civile,
determinando il quantum in sede civile e rigettando la richiesta
di provvisionale proposta. Sestito è difeso dagli avvocati
Gregorio Viscomi e Salvatore Staiano.
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