Nonostante le turbolenze
dell'attualità, non è il pessimismo a dominare il rapporto degli
abitanti della Calabria con il risparmio. Anzi, rileva
l'Osservatorio Reale Mutua sul welfare, se un 26% assegna alle
sue risorse una funzione ancora prettamente difensiva, un 24% le
vede oggi come uno strumento per iniziare a pianificare il
proprio futuro economico e realizzare sogni nel cassetto
repressi negli ultimi anni. I timori, è scritto in una nota,
"certo non mancano. La tassazione (34%) è il primo fattore di
preoccupazione per le proprie tasche. Seguono gli stipendi
spesso non adeguati (32%), l'inflazione e i rincari dei beni
(32%), la pandemia (30%), possibili imprevisti (22%) e
l'incertezza del quadro geopolitico (20%)". Eppure, oltre ad
amministrare con attenzione i risparmi attuali, non manca chi
valuterebbe anche di investirli. "Anzitutto - prosegue la nota -
nel mattone (16%), ma anche in soluzioni assicurative e
previdenziali (14%) e c'è anche chi guarda a specifici strumenti
del mercato finanziario (4%). Se dal digitale non arrivano che
conferme (quasi un calabrese su due, il 41%, vorrebbe gestire
sempre più i risparmi tramite app e tecnologie), è interessante
quello che gli abitanti della regione chiedono ai loro
investimenti: insieme ai risultati (24%), nel segno della
prudenza di questi tempi contano molto anche la sicurezza e le
garanzie sul capitale investito (22%) e la flessibilità (20%),
che permetta di adattare l'investimento a seconda delle
esigenze". A chi o che cosa danno fiducia i calabresi quando si
tratta di scegliere come amministrare e investire i propri
soldi? Al rapporto anche umano che si instaura con un
professionista (22%) e alle caratteristiche dei prodotti (22%).
C'è poi la notorietà del "brand" a cui ci si affida (16%).
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