Servizi da remoto per la sanità
digitale grazie alla fibra. Li realizza la Infosys Srl, nata a
Catanzaro circa 30 anni fa da un'idea di Francesco Celiano e
oggi si occupa dei sistemi informatici di molte aziende in
Italia, soprattutto sanitarie. E' di Infosys il sistema per
ottenere il risultato dei tamponi online nell'area centrale,
durante la pandemia, così come tutto il sistema di prenotazione
Cup nello stesso territorio ricade sotto la sua responsabilità.
Un lavoro, che i dipendenti fanno da remoto. "Curiamo - ha
spiegato Celiano - tutte le fasi del processo organizzativo.
Abbiamo realizzato moduli per la prenotazione di prestazioni
specialistiche, per la gestione dei reparti, dei laboratori".
Fra i principali clienti c'è l'Azienda ospedaliera "Pugliese
Ciaccio" che ha interamente adottato il sistema. "Eroghiamo - ha
aggiunto Celiano - servizi di assistenza e manutenzione, per
questo ci avvaliamo di tecnologie che ci consentono di lavorare
da remoto per essere tempestivi, non disperdere energie in
trasferimenti e poter intervenire in maniera immediata sul
problema".
Da oggi per Infosys cambia qualcosa. Stessa sicurezza ed
efficienza, ma con quella marcia in più data dalla fibra di Oper
Fiber di cui la società si è dotata. "Infosys - ha chiarito
Sabrina Guzzi, field manager Catanzaro Open Fiber - è uno dei
nostri tanti clienti in città. Su Catanzaro l'investimento
inziale prevedeva 10 milioni con il cablaggio di 28mila unità
immobiliari, ad oggi abbiamo già investito oltre 7 milioni e
cablato 22mila unità". Open Fiber è presente in Calabria dal
2019 con un investimento privato e uno pubblico. "Quello privato
- ha detto Gianfranco Guerrera, regional manager Calabria Open
Fiber - riguarda Reggio, Catanzaro, Cosenza e Rende, per circa
60 milioni, e il collegamento di 120mila unità immobiliari. Per
l'investimento pubblico, l'azienda è vincitrice del bando del
ministero dello Sviluppo economico per la copertura delle
cosiddette aree a fallimento di mercato. Porteremo la fibra in
238 comuni".
"Abbiamo investito tanto- ha dichiarato Pier Raffaele
Martorelli, responsabile sistemi tecnologici dell'Azienda
Pugliese Ciaccio - e i risultati nell'arco degli ultimi cinque
anni si sono visti".
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