Uno scricciolo calato in vestiti
large che canta l'amore oltre i canoni prestabiliti dalla
società. È Ariete, al secolo Arianna Del Giaccio. Una ragazza di
appena 20 anni che con i suoi testi aiuta i coetanei ad essere
se stessi, a credere nell'amore al di là di ogni "giudizio".
È considerata tra le cantautrici italiane più rivoluzionarie del
nuovo millennio perché è riuscita a stravolgere i canoni del pop
femminile. Sul palco in piazza XV Marzo a Cosenza, unica tappa
calabrese del suo "Specchio tour", la cantautrice romana ha dato
voce a tre ragazze, tre storie struggenti ma piene di realtà. In
piazza centinaia di fan in attesa dal pomeriggio, hanno sfidato
la pioggia, per poi cantare a squarciagola i testi della
cantautrice.
Ariete, al centro della scena indie italiana, arriva per la
prima volta nella città dei bruzi dopo un anno intenso di piena
consacrazione musicale attraverso un album in cui la Generazione
Z si riconosce e rispecchia: un viaggio introspettivo in musica
semplice e schietto.
Le canzoni della giovane Ariete hanno la sincerità propria dei
ragazzi e la capacità di ricordare ai boomer che l'amore è
amore, e nessuno ha il diritto di rinchiuderlo in un'etichetta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA