Undici persone sono state
sottoposte a misure cautelari eseguite dai carabinieri a Saronno
(Varese), con le accuse, a vario titolo, di estorsione e
turbativa d'asta, aggravate dal metodo mafioso, su richiesta
della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Si tratta di
un gruppo di imprenditori e professionisti operanti nel settore
edilizia e movimento terra, residenti nel Varesotto, alcuni
originari di Reggio Calabria e ritenuti legati alla 'ndrangheta.
Secondo le indagini dei militari, facendo leva
sull'intimidazione, gli indagati hanno estromesso la
concorrenza, riuscendo ad aggiudicarsi appalti sul territorio.
Il Gip di Milano ha ordinato per cinque di loro la custodia
cautelare in carcere, per uno i domiciliari, due divieti di
permanenza nella provincia di Varese e tre obblighi di firma.
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