"Quella che pretendo è
semplicemente la verità, che ancora manca, sull'assassinio di
mio padre". Lo ha detto Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino
Scopelliti, sostituto Procuratore generale della Corte di
cassazione, nel corso della cerimonia a Villa San Giovanni di
commemorazione del magistrato, nel trentunesimo anniversario del
suo omicidio.
La cerimonia si é svolta nel punto in cui Scopelliti, che era in
ferie in Calabria, fu ucciso mentre faceva rientro alla guida
della propria automobile a Campo Calabro, suo paese d'origine.
Quando fu assassinato Scopelliti si accingeva a rappresentare la
pubblica accusa nel maxiprocesso in Cassazione a Cosa nostra.
"Il ritardo nell'accertamento della verità sull'assassinio di
mio padre - ha aggiunto Rosanna Scopelliti - provoca problemi di
fiducia nelle istituzioni e di credibilità dello Stato.
Soprattutto per quel che riguarda il rapporto di fiducia che ci
deve essere tra i cittadini e lo Stato. Siamo ancora in attesa
di una svolta negli accertamenti per capire chi ha voluto e
perché la morte di mio padre. Servirebbe, in sostanza, un cambio
totale di metodo nelle indagini".
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