Porte sbarrate e turisti
costretti a rinunciare alle visite anche ad agosto per il Parco
archeologico di Scolacium. Così come era accaduto a giugno anche
nel mese 'clou' delle vacanze, sono rimaste deluse le
aspettative di quanti avrebbero desiderato godere delle bellezze
di uno dei siti archeologici più importanti della Calabria.
"Nonostante le proteste avanzate a giugno - afferma il sociologo
Franco Caccia, assessore al Comune di Squillace che aveva
sollevato il caso - si persevera in una gestione dissennata che
determina danni all'immagine ed all'economia per il turismo di
tutto il comprensorio del golfo di Squillace. Puntare sulla
piena valorizzazione del turismo è un impegno prioritario per
chi amministra in Calabria. Il comune di Squillace, d'intesa con
il comune di Borgia - prosegue Caccia - da alcuni anni ha
ritenuto di proporre l'itinerario storico, dalla magna Grecia al
medioevo, quale tappa per i croceristi che fanno scalo nel porto
di Crotone. Con l'agenzia Alfa 21 di Crotone è stata condivisa
una programmazione semestrale in base alla quale gruppi di
turisti stranieri, di almeno 70 croceristi, in prevalenza
americani, con cadenza mensile fanno visita agli scavi di
Roccelletta ed al borgo di Squillace. Con l'arrivo dei mesi
estivi, però, si sono però registrati i primi problemi e
l'escursione programmata per il mese di giugno è purtroppo
saltata a causa della carenza di personale".
"Speravamo - sottolinea ancora l'assessore - che dopo il grido
di allarme e le vibrate proteste sollevate a giugno per i danni
subiti dalle imprese del nostro territorio, chi di competenza,
ai vari livelli di responsabilità, adottasse soluzioni idonee.
Niente invece è avvenuto. Evidentemente, in alcuni settori della
pubblica amministrazione ed in particolare in quanti hanno la
responsabilità di gestire il parco Scolacium non vi è la
necessaria attenzione volta alla ricerca delle soluzioni
possibili, compito primario di chi è chiamato a ruoli di
responsabilità".
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