Ai domiciliari per avere
rapinato il parroco del paese dove vive è evaso dall'abitazione
e, dopo avere rubato la bici di un ragazzo, si è recato nel
cimitero dove ha trafugato degli oggetti sacri presenti sulla
tomba di un defunto. Un quarantunenne di origini romane, da
qualche tempo domiciliato a San Sostene, è stato arrestato dai
carabinieri della Compagnia di Soverato.
L'uomo, disoccupato e con precedenti specifici, nei giorni
scorsi si era introdotto a volto scoperto nella chiesa del paese
impossessandosi di tre cassette in ferro contenenti le offerte
dei fedeli. I rumori prodotti avevano attirato l'attenzione del
parroco presente in sacrestia che era intervenuto nel tentativo
di far desistere l'uomo che, vistosi, aveva colpito con un
calcio agli arti inferiori il sacerdote e poi lo aveva spinto
facendolo cadere a terra per poi darsi alla fuga. I carabinieri
subito allertati dal sacerdote sono risaliti al quarantunenne
che è stato fermato nelle vicinanze della sua abitazione.
A seguito di una perquisizione domiciliare è stata recuperata
tutta la refurtiva che era stata nascosta in parte all'interno
di un congelatore in cucina e in parte in un vicino scantinato.
Il denaro e le tre cassette sono state restituite al parroco.
Sottoposto ai domiciliari in attesa della convalida
dell'arresto, l'uomo ha quindi lasciato arbitrariamente la sua
abitazione per compiere prima il furto della bici e poi degli
oggetti sacri al cimitero. Localizzato dai militari è stato
nuovamente arrestato e questa volta trattenuto, in attesa della
convalida, nelle camere di sicurezza della Compagnia
Carabinieri di Soverato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA