Due persone, ritenute contigue alla
cosca di 'ndrangheta "Procopio-Mongiardo" attiva a San Sostene,
nel catanzarese, sono state arrestate dai carabinieri a Davoli
con l'accusa di estorsione e con l'aggravante delle finalità
mafiose. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di
un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Catanzaro
su richiesta della Dda del capoluogo.
L'indagine dei militari che ha portato all'emissione dei
provvedimenti è stata avviata ad ottobre 2021 a seguito
dell'incendio di un escavatore di proprietà di un imprenditore
della zona, fornitore di mezzi d'opera ad un'altra impresa
campana aggiudicataria di un appalto, del valore di circa 200
mila euro, per la messa in sicurezza di una strada comunale.
L'attività investigativa dell'Arma ha consentito di individuare
elementi di prova relativi a diverse estorsioni da parte delle
due persone arrestate. I due, secondo quanto riferito, avrebbero
preteso dalle vittime, per consentire il regolare svolgimento
dei lavori appaltati, somme di denaro per il mantenimento dei
familiari detenuti. Inoltre, le indagini hanno permesso di
ricostruire ulteriori condotte estorsive: in particolare, il 16
aprile 2021, con la richiesta all'imprenditore campano della
somma di 5 mila euro quale "regalo per i carcerati" e il 31
maggio 2021 e il 7 marzo 2022 con l'incendio rispettivamente di
una macchina di movimento terra (bobkat) e di un deposito di
materiali edili. I danni complessivamente subiti dai due
imprenditori sono state quantificate in circa 100 mila euro.
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