È stato inaugurato
"Carta", il parco d'arte contemporanea allestito dalla
Rubbettino. L'iniziativa, inserita nel festival "Sciabaca", apre
le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della
fondazione della casa editrice. "50 anni di idee libere" è il
leitmotiv che accompagnerà le celebrazioni.
La caratteristica della Rubbettino è stata quella di
diffondere le idee e i pensatori liberali. Cinquant'anni di
sfide e fatiche, ma anche e soprattutto di successi conquistati
tappa dopo tappa, in un percorso in salita per arrivare ai
"salotti buoni" dell'editoria. Un obiettivo in cui ha sempre
creduto il fondatore della casa editrice, Rosario Rubbettino,
morto nel 2000 e padre dell'attuale titolare, Florindo.
L'impegno del fondatore é stato quello di fare diventare realtà
il "folle sogno" di trasformare una piccola casa editrice, con
sede in un'area periferica del Paese, in una realtà nazionale.
"Carta" occupa uno spazio di circa 12.500 metri quadrati
nella grande area verde ricavata attorno alla sede dell'azienda.
Nel parco la cultura aziendale della Rubbettino dialoga con la
contemporaneità attraverso una collezione di opere permanenti di
artisti internazionali ospitati in residenza a Soveria Mannelli.
Il termine "Carta" vuole sottolineare il legame materico che
intercorre tra il mondo vegetale e quello della produzione
editoriale/tipografica. La trasformazione della cellulosa in
carta vista come come elemento cardine dell'editoria e della
tipografia. "Parco Carta" è il frutto di un approfondito
percorso di riflessione che unisce la visione imprenditoriale
della Rubbettino al mondo dell'arte. Un progetto in divenire che
nel tempo sarà arricchito di nuovi progetti, residenze e
interventi artistici, come in un ecosistema che si moltiplica e
si riproduce e in cui culture, visioni e linguaggi sono come la
linfa che nutre tutto ciò che si trova intorno.
Ogni stagione d'arte nel parco sarà guidata da nuovi curatori
e curatrici. I primi sono Alessandro Fonte e Shawnette Poe, la
cui collaborazione è iniziata nel 2009 e che vivono e lavorano a
Berlino. Le prime due opere inaugurate oggi sono state "Time
Cutouts", di Rachele Maistrello, e "Control Beam", di Stefan
Alber.
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