Si allarga la protesta dei
lavoratori dei Consorzi di bonifica del Cosentino: dopo la
manifestazione dei dipendenti di Trebisacce anche i lavoratori
del Consorzio di bonifica di Scalea hanno incrociato le braccia
astenendosi dal lavoro per esprimere lo stato di drammaticità di
centinaia di famiglie. I lavoratori hanno proclamato lo sciopero
per la giornata di oggi per esprimere il dissenso per un piano
industriale che mortifica le maestranze e preavvisa la chiusura
del Consorzio. "Un'unità tra lavoratori dei Consorzi - dichiara
Federica Pietramala, segretaria comprensoriale della Flai Cgil,
a nome e per conto del sindacato unitario - che fa capire lo
stato di disperazione di centinaia di famiglie mortificati nella
loro dignità. Ricordiamo che i lavoratori anche per questa
campagna irrigua, hanno garantito con il loro lavoro e a proprie
spese una eccellente servizio irrigazione facendo andare avanti
un settore, quello agricolo che rappresenta per l'intera area
volano di sviluppo nei distretti più importanti della Calabria.
Sindacati e lavoratori continueranno - ha aggiunto Pietramala
nella dichiarazione unitaria - a difendere il loro diritto
sacrosanto dei salari".
Le organizzazioni sindacali rappresentate oltre che dalla
segretaria comprensoriale della Flai Cgil anche da Antonio
Pisani(Fai Cisl) e Marco Stillitano (Filbi Uil), considerata
l'attuale situazione e tensione dei lavoratori chiedono
"all'amministrazione dell'Ente e all'amministrazione regionale
che vengano trovate soluzioni immediate per i pagamenti dei
salari a tutti. "Tutti i lavoratori in questa giornata -
conclude Pietramala - tengono a ricordare l'articolo 4 della
Costituzione
'tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...E` compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana'".
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