Circa 200 persone hanno
partecipato a Catanzaro alla manifestazione per il cessate il
fuoco in Palestina organizzato da una rete di gruppi e
associazioni. Un corteo è partito da piazza Matteotti dopo che
sulla parte soprastante il monumento simbolo della città, il
Cavatore, è stata issata una bandiera palestinese, per giungere
tra canti, urla e striscioni a sostegno del popolo palestinese
fino a piazza Prefettura. "Libera Palestina, stop ai
bombardamenti su Gaza, basta genocidio, Gaza oggi è un cimitero
la striscia è un tappeto di morti", sono solo alcune delle frasi
scritte sui cartelli e scandite durante la marcia.
"Oggi - ha spiegato Pino Commodari in rappresentanza di
Potere al popolo tra gli organizzatori della mobilitazione -
siamo qui per manifestare il nostro sostegno al popolo
palestinese e condannare lo stato israeliano che sta perpetrando
un vero e proprio genocidio bombardando la Palestina.
Condanniamo in maniera chiara le posizioni dei governi
occidentali e il Parlamento italiano in tutta la sua interezza.
A Gaza non c'è solo Hamas, c'è il popolo Palestinese che ha il
diritto di difendersi dopo oltre 70 anni di attacchi".
"Ho sperato - ha detto Shukri, palestinese da anni residente
in Calabria nel suo intervento - che le cose potessero
migliorare. Ma tutto andava a peggiorare. Sono stanco di essere
presentato come la parte che fa ingiustizie. Io sono la parte
che subisce. Ogni volta il palestinese - ha aggiunto - viene
presentato come il terrorista mentre l'israeliano è il poverino
che è venuto dopo l'olocausto. Loro sono venuti, ci hanno
cacciato e ci hanno preso la terra, mentre io sono stato
cacciato da casa mia. Come fanno a morire i nostri bambini tutti
i giorni ed essere definiti terroristi senza aver fatto nulla?
La storia ha già condannato Israele. Noi - ha detto ancora -
vogliamo vivere in pace a Gaza. Non hanno lasciato una sola
pietra su un'altra. I palestinesi hanno sogni come gli altri
eppure non hanno nessun diritto. Oggi è diventata una bestemmia
anche chiedere la tregua".
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