"Sempre peggio. Al giro di
boa della legislatura e nonostante i continui appelli a
rispettare prassi, regolamento e dignità delle Istituzioni, il
centrodestra calpesta anche i più elementari diritti delle
opposizioni, come dimostrato dall'ennesimo scippo. La presidenza
della Commissione speciale di vigilanza che, per prassi e
funzioni spetta all'opposizione, va a Forza Italia nella persona
di Domenico Giannetta. Evidentemente non sono bastate al
centrodestra le poltrone disponibili per placare gli appetiti
dei partiti e si è dovuto ricorrere a uno scranno in più,
sottraendolo alla minoranza". Così, in una nota, i consiglieri
regionali del gruppo del Pd.
"E per operare l'ennesimo atto di presunzione, arroganza e
scarso rispetto delle regole democratiche - aggiungono - il
centrodestra è andato anche fuori dai termini previsti per il
rinnovo degli organismi consiliari. Essendo stato l'Ufficio di
presidenza del Consiglio rinnovato lo scorso 7 febbraio, il
termine ultimo per il rinnovo delle Commissioni era scaduto
definitivamente lo scorso 7 agosto. Non una mera scadenza
formale, ma una previsione normativa esplicita che il
centrodestra, in maniera arrogante e inspiegabile, non ha tenuto
in alcuna considerazione. Evidentemente, come avevamo avuto modo
di sottolineare, si trattava di un 'escamotage' per prendere
tempo e trovare un accordo di spartizione tra i partiti. Neanche
le regole del manuale Cencelli sono bastate per soddisfare il
desiderio di poltrona dei partiti di maggioranza e si è dovuto
optare per avere una presidenza in più, sottraendola
all'opposizione e facendo in modo che il controllore 'vigili'
sul controllato. Per questo abbiamo concordato con il collega Lo
Schiavo che abbandonasse i lavori della Commissione di
Vigilanza, rimasta anche priva del vicepresidente, per
manifestare il nostro dissenso rispetto a questo modo di
operare. Anche sulla presidenza della Commissione di Vigilanza
siamo poi costretti a registrare la totale inaffidabilità del
governatore Occhiuto, che aveva pubblicamente annunciato
l'importanza di affidarla alla minoranza per il rispetto delle
regole della democrazia per poi essere, puntualmente, smentito
dai fatti".
"Nella penosa pagina di storia regionale appena scritta -
affermano ancora i consiglieri regionali dem - merita, infine,
un cenno la scorrettezza di Ferdinando Laghi il quale,
nonostante sia stato eletto nelle fila dell'opposizione, fin
dall'inizio fa la sponda al centrodestra ed è stato capace di
votarsi da solo in Commissione Sanità per prendersi la
vicepresidenza in quanto consigliere più anziano. Vicepresidenza
che fin qui è stata occupata, con grande merito e competenza, da
Amalia Bruni. Laghi ha mantenuto altresì la vicepresidenza della
Commissione Ambiente. Il gesto di Laghi è di una piccolezza tale
da fare un ottimo paio con l'atteggiamento dell'intero
centrodestra, che continua a calpestare la dignità
dell'opposizione e dello stesso Consiglio regionale, svilendo le
Istituzioni ed ogni regola di agibilità democratica preposta al
funzionamento delle stesse".
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