Dal 2019 avrebbe maltrattato la compagna convivente, anche alla presenza del figlio minorenne, con insulti, umiliazioni, aggressioni fisiche e limitazioni della libertà personale, tanto che la donna era costretta ad incontrare di nascosto i parenti.
Per questo motivo, i poliziotti dell'Ufficio anticrimine del Commissariato di Lamezia Terme hanno eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa emesso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme.
L'uomo, un 32enne lametino, è
indagato per maltrattamenti in famiglia.
Il soggetto è stato rintracciato, con la collaborazione del
personale del Commissariato di Gioia Tauro, in una località in
provincia di Reggio Calabria, dove si trovava con la propria
compagna. La donna, vittima dei fatti contestati al compagno, ha
fatto rientro a Lamezia Terme, mentre l'indagato è rimasto nel
reggino dove vive la madre, in ossequio degli obblighi imposti
dall'Autorità giudiziaria.
La misura cautelare emessa dal Gip di Lamezia Terme è
scaturita al termine di indagini avviate dagli investigatori
dopo l'intervento della Squadra Volante, avvenuto il 31 ottobre
2024, nell'abitazione della coppia, a causa dell'ennesimo
litigio. In quella occasione, gli agenti avevano saputo che
episodi analoghi si erano verificati anche in altre occasioni e
in un caso la donna aveva riportato delle lesioni per le quali
era stato necessario l'intervento del personale dell'ospedale.
Tuttavia la donna, per timore delle conseguenze, in quella
circostanza non aveva avuto il coraggio di dichiarare le cause
delle lesioni.
Dalla ricostruzione fatta dagli investigatori è quindi
emerso, secondo l'accusa, che i maltrattamenti andavano avanti
dal 2019.
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