Il Rapporto economico 2022 della Bcc Mediocrati, giunto al diciottesimo anno ed incentrato sulle opportunità e sui rischi del Pnrr, è stato presentato a Rende, nella sala De Cardona della sede dell'istituto bancario, alla presenza del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.
Tra i relatori Raffaele Rio, presidente di Demoskopika; Aldo
Ferrara, presidente regionale di Unindustria; Maurizio Nicolai,
Direttore generale del Dipartimento Programmazione della Regione
Calabria, e Carlo Napoleoni, responsabile "Divisione Impresa" di
Iccrea Banca.
"Lo studio, realizzato dall'Istituto di ricerca Demoskopika -
riferisce un comunicato di Bcc Mediocrati - evidenzia che per
oltre 60 mila imprenditori il sistema corruttivo e criminale è
il principale ostacolo alla corretta realizzazione del Piano di
ripresa e resilienza. Seguono l'instabilità politica e
l'inadeguatezza di chi andrà a gestire le risorse stanziate".
"Solo un imprenditore su 10, comunque - è detto nello studio -
dichiara di conoscere il Pnrr in modo approfondito. Gli
imprenditori hanno dichiarato di avere una conoscenza piuttosto
superficiale del Piano. Sul banco degli imputati
prioritariamente la comunicazione, giudicata insufficiente dalla
metà del sistema imprenditoriale (48,8%). C'è poi discordanza di
vedute tra tessuto produttivo e organi di governo. Oltre 4
imprenditori su 10 (42,9%) ritengono prioritaria la sanità dal
punto di vista degli investimenti, anche se a questo specifico
settore è dedicato soltanto l'8,6% della quota di finanziamento.
Avere un sistema sanitario più efficiente e sicuro è considerata
una necessità alla luce, probabilmente, anche delle conseguenze
sociali ed economiche che si sono generate con l'avvento del
Covid. Orientamento non in linea, evidentemente, con quanto
previsto dalle istituzioni che hanno 'costruito" il Piano. Dopo
la salute, è la missione 'Infrastrutture per una mobilità
sostenibile' ad essere considerata prioritaria dal 39% degli
intervistati. Ma anche in questo caso, la quota ad essa
riservata è pari soltanto al 13,4%. Otto imprenditori su dieci,
inoltre, non credono nella forza riformatrice del Pnrr. Il
campione interpellato ha espresso perplessità sull'idea che lo
sforzo riformatore del Pnrr produrrà automaticamente un rilancio
dello sviluppo economico".
Nel rapporto si evidenzia, inoltre, che "per quattro
intervistati su 10 (44,5%) il Nord-Ovest sarà l'area
maggiormente favorita dal Pnrr. La maggior parte degli
intervistati, e cioè il 35%, ritiene che il divario sia
strutturale e non si colmerà mai, mentre per il 32,4% non si
riusciranno a spendere tutte, e bene, le risorse a
disposizione".
"La business community - si evidenzia - teme l'instabilità
politica, l'incompetenza, la corruzione e la criminalità
organizzata. Per più di due imprenditori su dieci, a
rappresentare un ostacolo per il Pnrr è la scarsa efficienza
della Pubblica amministrazione (23,4%). Il 60% degli
intervistati, inoltre, teme il peggioramento della crisi
energetica causata dal conflitto in Ucraina. Nel 2022 l'indice
medio di fiducia generale, pari a 90,5, si mantiene stabile e
consolida il miglioramento che era stato registrato nel corso
del 2021, quando, a seguito di un forte 'rimbalzo' dopo il
crollo verticale durante la crisi pandemica in cui era sceso ad
un punto minimo della serie storica, aveva recuperato ben 35,3
punti attestandosi ai livelli del periodo pre-Covid (88,4)".
"La lunga sequenza storica del nostro Rapporto - ha detto il
presidente della BCC Mediocrati, Nicola Paldino - dimostra che
la Calabria è sempre stata una terra resiliente. Siamo abituati
a vivere e gestire le difficoltà e, semmai, dovremmo imparare a
superare quei limiti che ci impediscono di crescere con
assiduità e risolutezza".
"I nostri ragazzi - ha detto il procuratore Gratteri nel
concludere i lavori - vanno via. Il nostro 'know how' è fuori
regione. Dobbiamo creare le condizioni per fare tornare i
professionisti migliori, non offrendo uno o due anni di
contratto ma dando loro garanzie per un futuro certo".
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