Nei fatti di cronaca ci si è abituati al contrario. Questa volta, invece, i ruoli si sono invertiti ed è stata la donna a chiudere a chiave l'amante reticente, nel seminterrato della propria abitazione, perché colpevole di essersi rifiutato di avere altri rapporti sessuali con lei. Il singolare episodio - avvenuto ad Arzano, popoloso comune dell'hinterland a nord di Napoli - è un tipico caso da numeri al Lotto: e, infatti, c'è chi subito si è precipitato al botteghino per tentare la sorte. Protagonisti sono una quarantaseienne, nata nel Napoletano ma trasferitasi in Liguria dopo la separazione con il marito, e un giovane di 25 anni, anche lui del posto.
Alcuni amanti della cabala si sono sbizzarriti nel formulare una quaterna che sintetizza i fatti: gli anni dei due protagonisti della storia (46 lei e 25 lui); l'amante che si allontana, che fa 87, e i carabinieri (24), intervenuti per arrestate la donna. La signora, tornata in Campania per trascorrere un periodo di ferie, ha fatto la conoscenza del giovane con il quale ha poi deciso di concedersi una fugace relazione estiva. L'incontro tra i due è stato organizzato a casa di lei: dopo avere consumato, il giovane amante ha chiesto di andare via. La donna, però, ancora desiderosa della sua presenza, non è stata per nulla d'accordo.
Alle insistenze del giovane di lasciare l'alcova, ha reagito usando le maniere forti: ha preso le chiavi e all'ennesimo "no" opposto dal ragazzo ha risposto chiudendolo nel seminterrato dalla sua abitazione. Il giovane, visibilmente spaventato, è riuscito a chiedere aiuto ad alcuni passanti i quali hanno subito avvertito i carabinieri. I militari hanno trovato la donna in casa e il ragazzo chiuso a chiave nel locale. Dopo averlo liberato, il giovane ha spiegato i fatti ai carabinieri, che hanno arrestato la 46enne con l'accusa di sequestro di persona. La donna è stata portata ad Aversa (Caserta), davanti a un giudice del Tribunale di Napoli Nord, che ha deciso di convalidare il provvedimento d'arresto e disposto l'obbligo di firma, in Liguria, fino al momento in cui sarà celebrato il processo per direttissima.
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