Durante il blitz antidroga eseguito
nei comuni a nord di Napoli, che ha portato in carcere 21
persone ritenute coinvolte in un traffico internazionale di
stupefacenti, sono stati sequestrati beni per circa 5 milioni di
euro (5 società, una impresa, quattro quote societarie, 19
appartamenti, 5 auto, una moto e svariati conti correnti).
Tra gli arrestati figura anche un esponente di spicco del
clan camorristico Nuvoletta: si tratta di Antonio Nuvoletto, 30
anni, che è accusato, di associazione a delinquere finalizzata
al traffico di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina) che
venivano acquistate in Spagna.
A uno degli arrestati, Vincenzo Polverino, 59 anni, viene
invece contestato solo il reato di trasporto di sigarette di
contrabbando.
L'attività investigativa è iniziata nell'ottobre del 2012 e
sono finite nel giugno del 2014: durante questo periodo è stato
fatto luce sul traffico internazionale di droga che dalle mani
del clan Polverino (praticamente azzerato dagli arresti) è
finito nelle mani del clan Nuvoletta. La droga, una volta
acquistata in Spagna, veniva trasferita in Campania e Sicilia;
nei 21 mesi di indagine sono state arrestate otto persone e
sequestrati oltre 173 chilogrammi tra hashish e cocaina.
Lo stupefacente arrivata in Italia nascosta in autoarticolati
e autocarri, tra merce varia.
Nel trasferimento della droga è coinvolta una coppia di
coniugi, titolari di una ditta di trasporti nazionali e
internazionali di Villaricca (Napoli), che importava la droga
dalla Spagna e utilizzava il "corriere" Vincenzo Polverino, per
trasferire sigarette di contrabbando dalla Grecia.
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