Una fornitura di 13.950 M14, oltre
a una eliambulanza convertibile ad uso militare, elicotteri di
assalto sovietici MI-17, tre elicotteri Mangusta A129 e missili
di vario genere: era una delle forniture, non andata in porto
per ''cause indipendenti dalla loro volontà'' destinate al
governo provvisorio libico nel marzo 2015. E' quanto emerge dai
capi di imputazione contestati nell'ambito dell'inchiesta sul
traffico di armi condotta dalla Dda di Napoli. Tale accusa è
contestata a Mario Di Leva, detto Jaafar dopo la conversione
all'Islam, alla moglie Annamaria Fontana e ad Andrea Pardi,
'amministratore delegato della Società Italiana Elicotteri,
tutti destinatari del provvedimento di fermo.
Il secondo capo di imputazione riguarda la fornitura di
armamenti di produzione sovietica, tra cui missili anticarro e
terra-aria: reato contestato alla coppia di coniugi e al libico
Mohamud Alì Shaswish, latitante.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA