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Suicida video hard: pm, chiesto giudizio fidanzato Tiziana Cantone

LA MORTE DI TIZIANA CANTONE

Suicida video hard: pm, chiesto giudizio fidanzato Tiziana Cantone

Denuncia presentata alla polizia dalla Cantone allo scopo, secondo gli inquirenti, di impedire che si accertasse che l'invio dei video ad una chat privata fosse stata effettuata dallo stesso telefonino

NAPOLI, 06 marzo 2017, 15:27

Redazione ANSA

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Il funerale di Tiziana Cantone - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il funerale di Tiziana Cantone - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il funerale di Tiziana Cantone - RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato di Sergio Di Palo, il fidanzato di Tiziana Cantone, morta suicida in seguito alla diffusione dei video hard: le ipotesi di reato sono di calunnia e falsa denuncia. Reati ipotizzati in concorso con la stessa Tiziana Cantone che si riferiscono in particolare alle accuse rivelatesi infondate nei confronti di cinque persone che erano state indicate dagli stessi fidanzati come responsabili della diffusione in rete dei video e la falsa denuncia di smarrimento dell'I Phone.

Denuncia presentata alla polizia dalla Cantone allo scopo, secondo gli inquirenti, di impedire che si accertasse che l'invio dei video ad una chat privata fosse stata effettuata dallo stesso telefonino. Sulla richiesta di giudizio immediato dovrà pronunciarsi il gip al quale sono stati trasmessi oggi gli atti

Secondo gli inquirenti della procura di Napoli, Tiziana Cantone - suicidatasi dopo la diffusione sul web di alcuni suoi filmati hard - non sarebbe stata "coartata" per farsi riprendere in quei video diventati "virali" dopo la loro diffusione sui siti, diffusione avvenuta quando da una chat privata in cui ci si scambiava video a luci rosse i filmati furono poi inseriti - non è stato possibile accertare da chi - in alcuni siti porno. Tanto da causare gravissime conseguenze psicologiche nella Cantone e da indurla al suicidio.

A quanto si è appreso nei confronti del fidanzato di Tiziana, Sergio Di Palo - oltre alla calunnia e alla simulazione di reato - viene contestato anche un accesso abusivo al sistema informatico per essersi rivolto ad un consulente - anch'egli contattato su una chat erotica privata - per distruggere alcuni dati dalla rete. Le indagini della procura di Napoli erano state avviate, su denuncia dalla coppia, per accertare eventuali responsabilità e individuare gli autori di una presunta illecita diffusione in rete dei video nei quali la Cantone aveva rapporti sessuali.

 

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