E' sotto programma di protezione con
la sua famiglia, riconosciuto come testimone di giustizia per
aver denunciato camorra e corruzione negli appalti, ma ora che
la moglie deve dare alla luce la loro secondogenita, lui e la
compagna sono stati registrati in ospedale con il loro nome e
cognome reale e non con una identità di copertura. E' quanto
denuncia Gennaro Ciliberto, testimone di giustizia in programma
di protezione da 4 anni. "Siamo sottoposti al programma di
protezione speciale e su di noi generalmente vegliano 3 uomini
di scorta con auto blindata - racconta - abbiamo chiesto che la
bimba potesse nascere nell'ospedale della regione limitrofa a
quella in cui viviamo. Siamo stati autorizzati a farlo ma ci
siamo ritrovati senza alcun dispositivo di tutela e in ospedale
abbiamo dovuto fornire i nostri dati per compilare la cartella
clinica, non è stato oscurato nulla". Per il deputato Pd Davide
Mattiello, "questa denuncia merita l'attenzione del Servizio
Centrale di Protezione e una tempestiva verifica".
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