Si è autoproclamato boss della
criminalità locale riuscendo così ad ottenere l'assunzione come
guardiano presso un'impresa operante nell'Area di sviluppo
industriale di Carinaro, nel Casertano, attraverso continue
minacce di morte al titolare. Ma la sua caratura criminale era
inventata di sana pianta, così come erano millantate le amicizie
con boss di primo piano della camorra locale.
Alla fine, per il 38enne Carmine Caiazzo, residente a
Teverola (Caserta), sono così arrivate la manette da parte dei
carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari per il reato di estorsione.
Nessuna aggravante mafiosa per l'uomo, ma enorme il danno
prodotto all'azienda; dal 2013 al 2017, Caiazzo, senza mai
presentarsi a lavoro, ha percepito a titolo di estorsione somme
mensili dai 500 ai 1000 euro, e in almeno una circostanza, ha
minacciato con una bottiglia di vetro uno dei responsabili del
cantiere di un centro di proprietà degli stessi titolari
dell'impresa.
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