I detenuti del carcere di Ariano Irpino, in Campania, hanno inscenato una protesta, che ha interessato un paio di sezioni. Diverse unità di polizia penitenziaria, provenienti da carceri limitrofe, sarebbero state dirottate sull'istituto, in base alle prima informazioni.
Secondo quanto riferiscono fonti dei sindacati di polizia penitenziaria, la protesta ha interessato l'intero nuovo padiglione del carcere, che ospita circa 150 detenuti. Le suppellettili dell'area sono state distrutte. Inoltre, sempre secondo le stesse fonti, tre uomini della penitenziaria e un infermiere sono stati bloccati e 'sequestrati' dai detenuti: due agenti e l'infermiere sono poi stati liberati, mentre si sta trattando per l'altro agente. Sul posto - viene inoltre riferito - sono stati dirottati circa 90 poliziotti penitenziari provenienti dal provveditorato e da altre carceri campane, tra cui Poggioreale, e anche personale di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
Un gruppo di detenuti del carcere di Ariano Irpino (Avellino) ha preso in ostaggio un agente della Polizia penitenziaria dopo aver fatto irruzione nel reparto in cui si trova l'infermeria della casa circondariale irpina. A darne notizia è il Sappe, il Sindacato autonomo degli agenti penitenziari. Secondo la ricostruzione del sindacato, alcuni detenuti in custodia libera, di origine napoletana, dopo essersi fatti aprire la porta dell'infermeria hanno spinto all'interno l'agente in servizio ed un ispettore che sono stati aggrediti e picchiati con calci e pugni. Richiamati in servizio tutti gli agenti disponibili che insieme con carabinieri e polizia di Stato stanno presidiando la casa circondariale. I vertici del Sappe, con il segretario nazionale Donato Capece e il segretario regionale, Emilio Fattorello, denunciano "l'ingovernabilità del carcere di Ariano Irpino" e chiedono la rimozione dei vertici.
L'agente e l'ispettore della polizia penitenziaria presi in ostaggio sono stati liberati dopo circa un'ora. La loro liberazione è avvenuta dopo una trattativa condotta dal direttore della casa circondariale irpina, Gianfranco Marcello, con i detenuti che si erano asserragliati all'interno dell'infermeria mentre erano pronti a fare irruzione carabinieri e militari della GdF in assetto anti sommossa. Secondo quanto si apprende, i detenuti, tutti di origine napoletana, hanno protestato per presunte violenze subite da un detenuto. La trattativa si è sbloccata quando il direttore ha fatto intervenire proprio il loro compagno che ha smentito di aver subito trattamenti o violenze da parte degli agenti. Il gruppo di detenuti si era introdotto nel reparto infermeria tenendo in ostaggio un agente e un ispettore in servizio. Fonti della casa circondariale smentiscono anche la circostanza che gli agenti presi in ostaggio siano stati aggrediti e picchiati: "Non è stato torto loro un capello".
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