Ventuno persone sono state
arrestate dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa
(Caserta) per il reato di associazione a delinquere finalizzata
alla truffa; otto sono finite in carcere, tra cui i capi del
gruppo; per 13 indagati disposti i domiciliari. Quasi tutti di
Parete, nel Casertano, e del Napoletano, gli indagati.
Vittime del raggiro, che avrebbe fruttato almeno 134mila euro
in poco più di un anno, sono decine di giovani donne residenti
in tutta Italia; almeno ottanta i casi accertati in 42 province.
Le donne avrebbero inserito su siti internet noti come
"Subito.it" o "bacheca.it" annunci di lavoro con il proprio
recapito, salvo poi essere contattate telefonicamente dalla
"voce" del gruppo che si presentava una volta come dipendente
del sito, un'altra come avvocato o agenti della Polizia Postale,
o impiegato dell'Agenzia delle Entrate, rappresentando alle
vittime la necessità di pagare somme di circa 2mila euro per
evitare sanzioni amministrative e penali.
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