Malgrado gli appelli del Quirinale e il pressing della soprintendenza per rimuovere il problema, il Comune di Anacapri non si attiva sulla vicenda di Christian Durso, il 26enne disabile che si era rivolto al presidente Mattarella per ottenere l'abolizione della barriera architettonica di quattro scalini che gli impedisce l'accesso in carrozzina al belvedere della Migliera. Dopo la prima lettera e la sollecitazione della prefettura al Comune, rimasta senza risposta, il Quirinale a marzo ha rassicurato Durso circa "l'attenzione che la Presidenza della Repubblica" rivolge al suo caso. A rompere il silenzio sulla vicenda e' stata anche una lettera della Soprintendenza alle Belle arti e al Paesaggio al Comune di Anacapri, in cui la responsabile dell'ufficio, Teresa Cinquantaquattro, ha chiesto al Comune di Anacapri l'invio di un "auspicabile progetto" per la rimozione delle barriere di accesso al belvedere. Progetto che pero' finora non e' ancora pervenuto: oggi la soprintendente ha inviato un nuovo sollecito all'amministrazione comunale.
Il 26enne, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si e' visto finora "negato il diritto alla bellezza e all'uguaglianza con gli altri cittadini". "E a dieci metri dal belvedere - come scrisse il giovane a Mattarella - devo tornare indietro, sentendomi ogni volta sconfitto e deluso". In un post su Facebook, oggi Christian si chiede quale sia il motivo dei ritardi che il Comune di Anacapri accumula sulla vicenda, nonostante i solleciti, tanto più che - ricorda il giovane - un sito online aveva dato notizia di due progetti approntati a marzo dall'amministrazione per risolvere il problema, progetti che però non sono mai stati trasmessi alla soprintendenza.
Durso torna a rivolgersi al capo dello Stato, esprimendo sconforto e amarezza: "Non voglio credere - scrive - che la Repubblica italiana possa accettare tutto questo".
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