"Siamo partiti dagli interventi di
lifting delle braccia che sono tra quelli ad alto rischio di
complicanze cicatriziali: l'applicazione del modello
fisico-matematico che abbiamo elaborato ci ha permesso di
dimostrare come il posizionamento dell'incisione chirurgica in
una sede specifica fosse associato ad una ridotta tensione sulla
ferita, determinando una minore incidenza di cicatrici
ipertrofiche". Così il chirurgo plastico campano Francesco
Segreto, 31 anni, un diploma ad Harvard ed un'abilitazione come
professore associato, spiega le applicazioni di un modello
fisico-matematico in grado di simulare "le forze di tensione su
una ferita", grazie al quale è stato possibile modificare una
tecnica chirurgica riducendone radicalmente le complicanze.
Aggiunge Segreto,uno degli autori dello studio frutto di un
gruppo di ricerca dell'Università Campus Bio-Medico di Roma:
"Attualmente stiamo sviluppando il modello perché sia modulabile
in base al tipo di intervento e alle caratteristiche del singolo
paziente".
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