Riduzione dei rifiuti marini,
economia blu, tutela della biodiversità e delle aree marine
protette, contenimento dei cambiamenti climatici: sono alcuni
dei temi al centro dei negoziati in corso in queste ore a
Napoli, nelle sale del Castel dell'Ovo, tra le delegazioni di 20
Stati del Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina,
Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia,
Malta, Monaco, Montenegro, Marocco, Slovenia, Spagna, Siria,
Tunisia, Turchia) e dell'Ue, nell'ambito della conferenza Cop
21. I Paesi firmatari della Convenzione di Barcellona hanno
deciso di incontrarsi a Napoli per riesaminare i progressi e
adottare misure urgenti per proteggere gli ecosistemi
mediterranei. Il Mediterraneo rappresenta solo l'1% della
superficie oceanica ma ospita fino al 18% delle specie marine
conosciute e presenta una delle più alte concentrazioni di
rifiuti: oltre 100.000 articoli in microplastica e fino a 64
milioni di particelle di rifiuti galleggianti per ogni
chilometro quadrato.
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