È stato rimesso in libertà il
padre della neonata che il 2 settembre era stata trovata
cadavere in un' aiuola a Roccapiemonte (Salerno). Il gip del
Tribunale di Nocera Inferiore, Luigi Levita ha respinto la
richiesta del pm Roberto Lenza.
Accolta l'istanza degli avvocati Michele Tedesco e Antonio
Lauro, difensori del 47 enne che era in carcere da giovedì
scorso. La misura cautelare non è stata convalidata per mancanza
di gravi indizi di colpevolezza. "Sono felice di aver incontrato
un magistrato che ha avuto il coraggio di prendere la decisione
giusta nonostante vi fossero i riflettori puntati su questa
vicenda", ha detto all'ANSA l'avvocato Michele Tedesco.
Confermata, invece, la misura cautelare del carcere per la madre
del neonato. La 42 enne per ora resta piantonata all'ospedale di
Nocera Inferiore dove è ricoverata nel reparto di Ginecologia. I
legali della donna, Stefano Della Corte e Giovanna Ventre hanno
affermato che la loro assistita "è affetta da anni da grave
patologia psichiatrica, per la quale era in cura presso vari
specialisti", ed è devastata da questa tragedia. Lei e le
famiglie hanno provveduto al funerale ed a dare sepoltura alla
piccola. La disponibilità con la autorità giudiziaria, in cui si
ha la massima fiducia, sarà totale", concludono i legali.
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