Scene di guerriglia urbana in via Santa Lucia, davanti al palazzo della Regione Campania. I manifestanti scesi in piazza contro le restrizioni anti Covid, tutti con il volto coperto dalle mascherine, sono riusciti a superare lo sbarramento delle forze dell'ordine e ora in centinaia stanno lanciando petardi e accendendo fumogeni davanti al palazzo mentre le forze dell'ordine rispondono con un fitto lancio di lacrimogeni. Dal corteo anche bottiglie di vetro contro il muro degli agenti, un centinaio, in tenuta antisommossa. Uno dei razzi dei manifestanti è finito in mezzo ai curiosi che su via Santa Lucia assistevano alla scena. Nessun ferito.
Centinaia di persone si sono radunate in Largo San Giovanni Maggiore, a Napoli, davanti alla sede dell'Università Orientale per protestare contro il coprifuoco e la prospettiva di lockdown. I manifestanti, che hanno usato i social per chiamare alla raccolta, hanno mostrato uno striscione con la scritta "Tu ci chiudi, tu ci paghi", attaccando il governatore campano De Luca e il governo Conte con cori di protesta. Sono anche stati accesi dei fumogeni. "A salute è a prima cosa ma senza soldi non si cantano messe", recita un altro grande striscione. I manifestanti hanno sfilato in corteo per le vie del centro pur essendo vietati dall'ordinanza della Regione Campania.
Momenti di fortissima tensione tra manifestanti e forze dell'ordine in via Santa Lucia, alle spalle della sede della Regione Campania. Il corteo contro le misure restrittive anti Covid si è ingrossato ulteriormente lungo il percorso e ha trovato uno sbarramento di forze dell'ordine sul lungomare. E' stato fatto uno sbarramento con i cassonetti della spazzatura al quale hanno poi dato fuoco. All'altezza dell'incrocio con via Santa Lucia hanno cominciato a lanciare bombe carta e fumogeni verso le forze dell'ordine colpendo anche una camionetta dei carabinieri. I manifestanti hanno cominciato a correre verso la sede della Regione, e contro di loro c'è stato un fitto lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine.
"Questa notte abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell'ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza". Così il questore di Napoli Alessandro Giuliano sulla guerriglia urbana in città.
"Mentre Mattarella riunisce il consiglio di guerra e De Luca prepara un vergognoso #lockdown Forza Nuova è pronta a scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli senza paura, con il vigore tipico della nostra genete. No #dittaturasanitaria " aveva scritto il capo di Forza Nuova, Roberto Fiore, su twitter ieri sera.
Sono stati processati per direttissima e condannati i due 32enni, con precedenti per reati di droga, arrestati dalla Digos con l'accusa di violenze, danneggiamenti e resistenza durante gli scontri di ieri sera a Napoli. Per uno dei due la condanna è stata a un anno e 8 mesi; per il secondo, un anno e due mesi con pena sospesa./strong>
Le proteste di ieri a Napoli contro il coprifuoco e l'ipotesi di un lockdown sono un fatto "gravissimo". E "l'aggressione alle Forze dell'Ordine e la guerriglia urbana" sono "atti criminali. E così verranno trattati". A sostenerlo è il vice ministro dell'Interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri secondo il quale "non è stata una protesta spontanea, ma azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell'estremismo politico".
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