Tutta Italia toglie da lunedì le mascherine all'aperto, meno la Campania. Qui la Delta corre, e la campagna di vaccinazione a Napoli sembra essersi bloccata. Ma le motivazioni che hanno spinto il governatore Vincenzo De Luca a firmare l'ordinanza che mantiene l'obbligo di protezione (nei soli luoghi a rischio assembramenti) non convincono però né gli operatori economici né gli avversari politici. Matteo Salvini e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, divisi su tutto, si uniscono nel contestare il presidente della Regione, che da lunedì in chiave anticovid vieta anche la vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 22. De Luca incassa invece i consensi dei cittadini più preoccupati dal 'liberi tutti' e dalle varianti: persone che, ordinanze o meno, erano decise a mantenere la mascherina anche all'aperto, almeno nei contesti più affollati. Probabilmente da lunedì cambierà molto poco a Napoli, dove da tempo, complice il caldo, è cresciuto ogni giorno il mancato rispetto dell'obbligo. Chi ha eluso fino ad oggi la disposizione nazionale farà lo stesso con quella regionale, chi ha preferito una linea prudente malgrado l'afa continuerà a tenere naso e bocca coperti. Oggi, sabato caldo e soleggiato, da un giro in città emerge una vasta disaffezione alla mascherina, soprattutto da parte dei turisti: diverso l'atteggiamento nelle affollatissime vie del centro storico, dove si registra un uso più attento della protezione.
"Non intendo rinunciare alla mascherina all'aperto, sono vaccinato ma temo che De Luca abbia ragione - dice Mario, 52 anni, a passeggio con la moglie - anche un anno fa c'era la gara a togliersela e abbiamo visto come è andata". "Macché, basta divieti, all'aperto non si contrae il Covid", replica una coppia di fidanzati che da settimane non indossa più alcuna copertura. Quello campano non è un obbligo assoluto: vale dove "non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti", stessa formula usata nell'ordinanza del ministro della Salute come caso in cui la mascherina vada ancora indossata. Il testo regionale però è più dettagliato nel citare "ogni luogo non isolato" come "centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento". Il ministro Speranza, oggi a Napoli, ricorda che Stato e Regioni devono "lavorare insieme". Il leader della Lega annuncia di voler portare il caso all'attenzione di Draghi, mentre commercianti e ristoratori temono che la nuova stretta, anche in materia di alcool da asporto, danneggi la ripresa, il turismo e la movida. Sarà comunque tutta da verificare, lunedì, la soglia di rispetto dell'ordinanza deluchiana, così come la possibilità di un reale controllo dei trasgressori.
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