"Se si continua gestirli cosí allora chiediamo ad alta voce di abolirli, gli stalli per disabili".
Esprime forte disappunto, Asia Maraucci, presidente de "La Battaglia di Andrea", associazione che si batte a difesa dei diversamente abili, la quale, attraverso una nota, spiega che "dovrebbero garantire tranquillità, comodità e sicurezza per le persone diversamente abili, invece sono l'esatto contrario: danno ansia, preoccupazione e difficoltà".
"Cercare uno stallo libero - sottolinea Maraucci - significa
girare invano, litigare e subire minacce dagli non aventi
diritto che se ne appropriano illecitamente, mostrando forte
dispregio nei confronti di chi soffre. E chi dovrebbe vigilare,
per un motivo o per un altro, non lo fa, lasciando il disabile
solo ed esposto ai violenti".
"Le aggressioni, dirette o indirette, subite da chi reclama un
proprio diritto è cronaca e non invenzione", dice ancora
Maraucci. "Violenza che - evidenzia - nella maggior parte dei
casi si sarebbe potuta evitare con interventi di controllo
ordinari o perentori, in tempo reale, subito dopo l'allarme
lanciato dal disabile alle forze dell'ordine. Chiederemo un
incontro all'A.N.C.I Campania alla quale porteremo le
motivazioni nostre e di centinaia di disabili messi e lasciati
in difficoltà".
Sulla vicenda degli stalli interviene anche Raffaele Puzio,
garante dei diritti dei disabili del comune di Afragola
(Napoli), per il quale le parole di Maraucci "esprimono un
sentimento frustrazione particolarmente diffuso tra le vittime
di questi episodi: il grido di allarme dovrebbe spingere chi di
dovere a trovare subito una soluzione, altrimenti - conclude -
come chiede in modo provocatorio la presidente de "La battaglia
di Andrea', è meglio abolirli".
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