"Dopo più di due anni di studio e un'inoculazione che ha già interessato con regolarità milioni di persone, è assolutamente fuori luogo accampare dubbi sull'efficacia dei vaccini per il Covid Sars e soprattutto parlare ancora di fase sperimentale.
Bisogna insistere invece sul fatto che, rispetto ad una cura che è ancora invece di là da venire, è l'unico strumento che abbiamo per contrastare la diffusione della malattia".
Lo sottolinea l'infettivologo
Franco Faella nel suo intervento all'HSE Symposium di Napoli che
si è concluso con l'attribuzione e la consegna delle borse di
studio istituite da EBILAV e Fondolavoro per i "progetti di
innovazione" realizzati dai ricercatori italiani. "Da
infettivologo è impossibile pensare che in futuro non si
verifichino altre pandemie. Ma interroghiamoci anche
sull'origine di questi fenomeni che sono in gran parte da
imputare ad un deleterio intervento dell'umanità nei confronti
dell'ambiente e nei rapporti assolutamente sbagliati che
intercorrono con il mondo animale".
Nel corso dei lavori si è tenuta la tavola rotonda
"Prevenzione: da costo a risorsa" con l'on. Caterina Licatini
(VIII Comm. Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici dela Camera),
Maurizio Di Giusto (presidente Commissione d'Albo Tecnici della
Prevenzione), Franco Ascolese (presidente Ordine Tecnici
Sanitari della Campania), Maurizio La Rocca (UNPISI
Associazione Tecnico Scientifica). La terza edizione si è
conclusa con la consegna dei premi e delle borse di studio HSE
Symposium effettuata da Luigi D'Oriano (EBILAV), Carlo
Parrinello (Fondolavoro), Umberto Carbone (Università Federico
II) e Vincenzo Fuccillo (Associazione Europea Prevenzione).
Vincitori delle tre borse di studio sono i giovani ricercatori
Tiwana Varrecchia (con il lavoro "Rischio biomeccanico in
attività di sollevamento carichi affaticanti: coattivazione
muscolare in persone con e senza disturbi della schiena"),
Georgia Libera Finstad (con "Technostress Questionnaire: uno
studio pilota"), Salvatore Lanzaro (con "Il metodo "UNI.ATT",
metodica di valutazione del rischio infortuni dall'utilizzo di
macchine e attrezzature). "Menzione speciale" ai lavori di
Eleonora Laurini, Giorgia Chini, Marco Arcangeli.
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