"La burocrazia mette in ginocchio i cittadini e la gente si difende come può ricorrendo anche alla fantasia: neppure l'episodio, da me denunciato, di un'ambulanza costretta a violare i sigilli di un ponte sequestrato per soccorrere un'anziana ha smosso le autorità competenti.
E allora i cittadini rispondono con una festa per protestare a colpi di sapori tipici".
E' quanto accade nella
frazione Ponterutto del Comune di Vitulano (Benevento), come
racconta il sindaco, Raffaele Scarinzi. Nelle settimane scorse
il primo cittadino ha lanciato un Sos alle istituzioni coinvolte
e alla magistratura per sbloccare l'impasse legato al sequestro
di un ponte che collega la zona al paese, "una situazione -
spiega - che di fatto isola la frazione rendendo quasi
impossibili le cure agli ammalati; il 'percorso alternativo'
presenta grandi difficoltà".
Ora la vicenda si sposta sul terreno della protesta con 'La
Festa della contrada di Ponterutto' prevista sabato e domenica,
30 settembre e primo ottobre: "Siamo nella terra del 'Bue Apis',
frutto di uno dei pochi vigneti al mondo sopravvissuti alla
fillossera del 1860. Siamo nella terra del lavoro duro che non
produce ricchezza ma eccellenze enogastronomiche. Siamo nella
odierna Fontamara del Sannio dove la burocrazia colpisce più
dell'alluvione, contro gli sforzi dei cittadini e del Comune per
riprendere la normalità" afferma il sindaco Scarinzi che ricorda
come sulla questione si sia in attesa "di una decisione della
magistratura sannita e anche della Cassazione mentre sono
coinvolti enti come Genio Civile e Consorzio di Bonifica Sannio
Alifano". Scarinzi aggiunge: "In questo quadro la popolazione
risponde con una festa mentre si assiste ad un corto circuito
tra le istituzioni. Ci sarà una 'rivolta festosa' con 'Aglianico
a Piede Franco' da vigna bicentenaria, cecatielli al sugo
'riposato', salsiccia rossa e pecorino". "Ribadisco quanto
affermato in precedenza: non entro nel merito di valutazioni che
spettano ad altri organi; dico che occorre sbloccare presto
questa situazione che penalizza i più deboli - conclude - e
faccio nuovamente appello alle autorità: si rischia di morire di
burocrazia".
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