Nel 2015 tentò di sventare una
rapina in un supermercato e perse la vita, ucciso mentre era con
la figlia di 18 mesi: con una donazione i Carabinieri e la Cassa
Edile della Provincia di Napoli hanno celebrato il gesto eroico
del muratore eroe ucraino Anatolij Korol, insignito dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella della medaglia
d'oro al valore civile.
Le tragiche fasi della rapina e dell'omicidio avvenuti la sera
del 29 agosto 2015 a Castello di Cisterna, in provincia di
Napoli, vennero ripresi dai sistemi di videosorveglianza del
supermarket che restituirono plasticamente il gesto di Anatolij
e la vigliaccheria dei suoi assassini che spararono senza pietà
contro un uomo armato solo del suo coraggio.
Durante la cerimonia il comandante interregionale Carabinieri
"Ogaden" generale di Corpo D'Armata Antonio De Vita, il
comandante provinciale Carabinieri di Napoli generale di brigata
Enrico Scandone, il presidente della Cassa Edile della Provincia
di Napoli Rodolfo Girardi e il vice presidente Valerio Medici,
hanno consegnato alla moglie e alle due figlie di Anatolij una
donazione simbolo tangibile della solidarietà e del sostegno
della comunità e delle istituzioni nei confronti della sua
famiglia.
"Questo gesto - viene spiegato in una nota diffusa dal
comando provinciale dei carabinieri di Napoli - vuole essere un
segno di riconoscimento e gratitudine per il sacrificio di un
uomo che diede la propria vita per difendere i valori di
giustizia e solidarietà".
"Il ricordo del mio caro marito - ha detto Nadiya, moglie di
Anatolij e madre delle sue due figlie - è mantenuto vivo grazie
al profondo amore che ci univa, e trova continuità nelle nostre
figlie. Il suo gesto di grande coraggio è ancora oggi ricordato
con gratitudine dai carabinieri, i quali lo trasformano in un
sostegno tangibile grazie alla loro assistenza e protezione. Il
supporto che la mia famiglia riceve dall'Arma dei Carabinieri e
dalla Cassa Edile di Napoli ha per me un valore inestimabile.
Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento ai vertici di
tali istituzioni, tra cui il generale Antonio De Vita, il
presidente Rodolfo Girardi, il vice Presidente Valerio Medici e
il generale Enrico Scandone".
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