Bagnoli Film Festival, organizzato
da Maurizio Capezza con la direzione artistica dello storico del
cinema Giuseppe Borrone torna con la seconda edizione dall'1 al
5 maggio al CineTeatro La Perla Multisala di Napoli sul tema dei
cambiamenti e delle trasformazioni della società contemporanea.
In programma lungometraggi in anteprima, cinema del reale,
cortometraggi, eventi speciali, e l'omaggio a due artisti di
recente scomparsi, Marcello Colasurdo ed Enzo Moscato.
Si parte l'1 maggio con Napoli s-velata di Franco Cutolo
introdotto da Valerio Caprara. A seguire Desiré, esordio nel
lungometraggio di Mario Vezza, vincitore del premio Panorama
Italia come miglior film ad Alice nella Città. Giovedì 2 maggio
sarà la volta di Procida, realizzato da dodici ragazzi che si
sono incontrati sull'isola durante l'Atelier di Cinema del Reale
sotto la supervisione artistica di Leonardo Di Costanzo,
produzione di Antonella Di Nocera. Alle 20.30 un altro debutto,
quello di Lorenzo Cammisa, regista di Trentatré.
Venerdì 3 maggio Luca Miniero presenterà Dalla parte
sbagliata, sulla tragedia degli undici fiori del Melarancio. In
serata sarà presentato per la prima volta in Italia il nuovo
film di Fabio Massa, Global Harmony, girato tra Lampedusa, la
Tunisia e New York, sul delicato tema dello sfruttamento dei
minori. Dedicata ai cortometraggi la giornata di sabato 4
maggio, sezione competitiva del festival, in giuria Daniela
Ciancio, Umberto Rinaldi, Valerio Vestoso. Otto le opere
selezionate. Alle 18, La periferia d'acciaio di Fabrizio
Frascogna, Ultraveloci di Paolo Bonfadini e Davide Morando,
Pinoquo di Federico Demattè, La giustificazione di Alex Marano.
Alle 20.30, Scampia - Story of a dream di Sergio Chianese,
68.415 di Antonella Sabatino e Stefano Blasi, S'indattaraiu di
Matteo Pianezzi, Fatman di Raffaele Patti. Le proiezioni del
concorso saranno precedute da Coupon - Il film della felicità di
Agostino Ferrente e Due battiti di Marino Guarnieri.
Domenica 5 maggio, due lavori della regista Antonietta De
Lillo: Viento 'e terra, sui Zezi, e Maruzzella con Colasurdo. In
chiusura Palazzina Laf di Michele Riondino.
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