"Come prevedevamo c'è un ritardo
oggettivo e aggiungerei anche nocivo sulle Zes (Zone economiche
speciali) perché una governance senza rapporti col territorio
resta azzoppata e deficitaria".
Così Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di
Napoli e Campania, in risposta all'intervento del ministro per
gli Affari Ue, il Sud e le politiche di coesione, Raffaele
Fitto, a margine del dibattito promosso stamattina, a Napoli,
dalla fondazione Merita.
"In Campania nelle aree Zes non esistono stabilimenti "a
metà", ovvero una parte dentro e l'altra fuori alle Zes, non
capiamo a cosa faccia riferimento il Ministro, le sue
dichiarazioni non sono veritiere e ci lasciano fortemente
disorientati" sottolinea Sgambati.
"Inoltre - prosegue - ci saremmo aspettati lo sblocco dei
fondi di sviluppo e coesione nei tempi giusti ed invece, in
maniera irresponsabile, si continua ad avere un atteggiamento
dilatorio che penalizza gravemente la Campania e il Sud,
compromettendo il futuro e lo sviluppo dei nostri territori,
partendo dagli eventi culturali estivi. Senza lo sblocco dei
fondi e senza programmazione estiva lo sa il ministro che si
mettono a repentaglio dodici mila lavoratrici e lavoratori del
comparto cultura della nostra regione? Da un Ministro del Sud,
nato al Sud, e che quindi ben conosce le condizioni del
Mezzogiorno - conclude Sgambati - ci saremmo aspettati più
incisività e più coraggio".
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