/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccisa sul kayak: l'indagato, 'non ho sentito colpi'

Uccisa sul kayak: l'indagato, 'non ho sentito colpi'

L'avvocato si difende, 'abbiamo subito soccorso un ragazzo'

NAPOLI, 12 giugno 2024, 23:15

Redazione ANSA

ANSACheck
UCCISA IN MARE SUL KAYAK, L 'INDAGATO NEGA RESPONSABILITÀ - RIPRODUZIONE RISERVATA

UCCISA IN MARE SUL KAYAK, L 'INDAGATO NEGA RESPONSABILITÀ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non ha sentito alcun colpo, come di un impatto, e quando si è accorto che una persona era in acqua è subito tornato indietro per soccorrerla: si difende così Guido Furgiuele, il penalista che fino a ieri sera è stato ascoltato dai magistrati della procura di Napoli nell'ambito delle indagini sulla morte della ricercatrice 31enne Cristina Frazzica, morta nel pomeriggio di domenica scorsa dopo essere stata investita mentre era in gita in canoa nelle acque di Posillipo, a Napoli, insieme con un avvocato suo amico ancora sotto choc ma praticamente illeso.
    "Io e i miei sei ospiti non abbiamo avvertito alcun impatto", ha detto all'ANSA Guido Furgiuele, che nel tardo pomeriggio dello scorso 9 giugno è transitato, a bordo della sua barca, nel luogo dove si è verificata la tragedia. "Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo", ha detto il professionista.
    Agli inquirenti che l'hanno ascoltato fino alla tarda serata di ieri ha riferito esattamente le stesse cose: di avere invertito la rotta mentre era diretto verso il porto, quando una delle persone a bordo gli ha segnalato la presenza di un ragazzo in acqua che si sbracciava.
    Dopo il recupero del naufrago è scattato l'allarme che ha consentito il ritrovamento del corpo, purtroppo senza vita, della ragazza residente in Lombardia ma originaria del Reggino.
    "Lui (il superstite) ha detto che la ragazza era stata investita da una barca velocissima, ed eravamo convinti che non fosse la mia. Più di soccorrerlo e dare l'allarme non potevamo fare", ha detto all'ANSA l'avvocato. Una versione, fa sapere, anche in questo caso riferita ieri sera agli investigatori che stanno cercando di fare luce sulla tragedia e che gli contestato l'omicidio colposo e l'omissione di soccorso.
    Oltre alla barca del professionista, altre due simili alla sua sono state individuate dalla Capitaneria di Porto nell'ambito degli accertamenti finalizzati, tra l'altro, a localizzare la posizione dei natanti in mare all'ora dell'incidente.
    A bordo della barca dell'avvocato, noto in città, c'erano sei ospiti e anche loro sarebbero stati ascoltati come persone informate dei fatti.
    Le attività investigative, iniziate circa un'ora dopo l'incidente, vanno avanti senza sosta. Si cercano riscontri, ancora, nei moli e si stanno eseguendo attività di carattere tecnico sulle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery che hanno consentito di stringere il cerchio almeno sulla tipologia di natante da cercare. Al momento, infatti, non c'è un'identificazione dell'imbarcazione così netta da essere dirimente.
    Agli investigatori l'avvocato Furgiuele ha più volte ribadito di non essersi accorto di un impatto ma anche di essere pronto a prendersi le sue responsabilità qualora dovesse emergere che a causare la tragedia è stata la sua imbarcazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza