Una fila di aspiranti operai ed
impiegati in attesa di presentare ad un colloquio di lavoro il
proprio curriculum .Una scena già vista tante volte se non fosse
che in questo caso a fare da sfondo a questo 'storico' momento
sono le ciminiere e i resti di edifici industriali dell'ex
Italsider di Bagnoli, chiusa da tempo, dove i futuri assunti
dovrebbero essere impiegati nell'opera di bonifica. Nei bandi
pubblicati dal Comune di Napoli e dal Commissario di Governo
vengono richieste varie figure, da quella di operaio generico
fino a ruoli tecnici ed amministrativi più qualificati.
Nella fila composta quasi tutta da giovani napoletani
residenti nel quartiere, i candidati, in attesa di accedere ai
desk allestiti per l'occasione, si sono scambiati informazioni e
hanno condiviso perplessità. "Si è parlato tante volte di
recupero dell'area di Bagnoli. Speriamo - dice all'Ansa un
ragazzo che con la fidanzata è in attesa dell'apertura dei
cancelli - che questa sia la vera ripartenza. Me lo auguro per
noi, per il quartiere e per la città anche perchè - spiega -
l'inserimento di 'clausole sociali' previste nei bandi per le
bonifiche dell' Italsider dovrebbe favorire chi è residente nel
quartiere o in citta'".
Arriva anche un papà che vorrebbe, ma non si può, presentare
la richiesta per il proprio figlio. "Volevo che venisse lui ma
mi ha detto che è tutta una perdita di tempo. Non lo biasimo. A
questi ragazzi hanno tolto la fiducia ".
Quelli della fila, sotto il sole, hanno deciso invece che vale
la pena tentare.' 'Magari e' la volta buona".
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