Raccontare la storia attraverso il
teatro e la tradizione: è questo l'obiettivo della nona edizione
della "Pergamena Bianca", presentata oggi a Napoli all'istituto
di cultura "Cervantes" dagli organizzatori di una tre giorni che
si svolgerà a Cava de' Tirreni il 30 e 31 agosto e il primo
settembre. Un evento - quello organizzato dall'associazione
degli sbandieratori Città de la Cava - che il prossimo anno
conta simbolicamente di puntare invece su Napoli, nella cornice
di Castel Nuovo.
La conferenza stampa si è aperta con un messaggio affidato dal
sindaco Gaetano Manfredi a Sergio Locoratolo, coordinatore delle
Politiche Culturali del Comune di Napoli:
"Tengo molto a portare a ognuno dei presenti i saluti del
sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e dell'amministrazione tutta
- ha detto Locoratolo -. Nella consapevolezza che la cultura
rappresenta la cifra distintiva di ogni città e che gli
accadimenti del passato contribuiscono a disegnarne il tratto
identitario, non possiamo che apprezzare l'impegno con cui
l'associazione Sbandieratori "Città de la Cava" annualmente
riporta in vita una significativa pagina di storia della città,
coinvolgendo la comunità intera in una manifestazione che
rinnova la tradizione e in cui trovano il proprio spazio anche
le giovani generazioni, che di quella tradizione domani si
faranno interpreti. Nel celebrare il riconoscimento che, oltre
cinque secoli fa nel Castel Nuovo, il sovrano aragonese volle
attribuire ai cavesi, si crea un ponte tra le città di Cava e di
Napoli, e si preserva così una memoria comune".
L'evento celebra i fatti storici legati alla consegna della
città di Cava della 'Pergamena Bianca', un diploma "in bianco"
concesso dal re di Napoli Ferrante d'Aragona alla citta' della
Cava (oggi Cava de' Tirreni). Il documento, ancora oggi
custodito, fu consegnato il 4 settembre 1460 come ricompensa per
la fedeltà dimostrata dalla citta' della Cava al Regno Aragonese
e a Re Ferrante I d'Aragona, il quale non si piegò inchinandosi
a Carlo d'Angiò, che ne contendeva il trono. A realizzare la
nona edizione della manifestazione, ancora una volta è Felice
Abate, lo storico presidente dell'associazione Sbandieratori
Città de la Cava, il primo e più antico gruppo cavese che ha
saputo farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo,
dall'Australia all'Arabia Saudita, dagli Stati Uniti alla
Turchia.
Ed ecco il programma della tre giorni di suggestive
manifestazioni che si articolerà dal 30 agosto al primo
settembre: venerdì 30 agosto, la suggestiva cerimonia in
costume, presso il Convento di San Francesco di Cava de'
Tirreni. Sabato 31 agosto: il maestoso corteo storico dei
Quattro Distretti attraverserà il borgo-porticato, facendo da
preludio alla rappresentazione teatrale della «Pergamena
Bianca». Domenica primo settembre: serata musicale di chiusura
con l'esibizione degli studenti del Conservatorio «Giuseppe
Martucci» di Salerno. Le serate di sabato 31 agosto e domenica 1
settembre si terranno presso l'area dell'Ex-Velodromo di via Ido
Longo, per l'occasione ribattezzata «Arena de la Cava».
Ma la storia della Pergamena Bianca è oggi anche una piece
teatrale, quella realizzata dal regista Andrea Carraro, che
durante la conferenza stampa ha sottolineato l'attualità
dell'opera: "Come avviene in tutte le situazioni di guerra con
un grande assedio, la guerra tra Angioini e Aragonesi ebbe
un'evoluzione che portò i primi ad impadronirsi di quasi tutto
il meridione sottraendolo ai secondi. fedeli agli Aragonesi
rimase solo Cava, con Napoli e le città di Terra di Lavoro, che
furono resistenti e resilienti. Una parabola che si ripete sullo
scenario internazionale di oggi, penso all'Ucraina, dove c'è un
"assalito" che resiste e non si pega all'invasore. Ed è questa
la grande attualità di questa vicenda che abbiamo voluto portare
sulle scene. La storia si ripete nei suoi corsi".
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