Luca Trapanese, padre single di
una bambina down adotatta nel 2018 e assessore al Welfare del
Comune di Napoli, con un post su Facebook invita, insieme alla
figlia Alba, il presidente della Regione Molise, Francesco
Roberti (centrodestra) a partecipare al 'Molise Pride' in
programma il prossimo 13 luglio a Isernia. Una 'chiamata' che
giunge dopo alcune dichiarazioni del governatore nel corso di un
recente comizio elettorale nel quale aveva marcato la distanza
politica del suo schieramento dai Pride "dove vanno vestiti come
pagliacci". Parole che hanno immediatamente sollevato polemiche,
in particolare sui social. "Il Pride non è una pagliacciata -
evidenzia Trapanese nel video messaggio - ma è una
manifestazione importantissima per i diritti delle persone".
Nelle ultime ore è arrivata la replica del presidente della
Regione. "Mi sorprende l'Assessore alle Politiche sociali al
Comune di Napoli, Luca Trapanese, che è intervenuto per
strumentalizzare dichiarazioni rese nella chiusura di un comizio
elettorale e non riferite, di certo, al mondo di cui lui si
vorrebbe erigere a paladino. Ti fa onore - le parole del
Presidente - l'aver adottato Alba, a cui invio un bacio virtuale
con tutto l'amore e il cuore di un padre. Te lo dice una persona
che ringrazia il mio Dio per avermi regalato, in famiglia, una
persona speciale: ma questo non è né il momento, né il luogo per
parlare di ciò e te lo dice chi in famiglia condivide, da oltre
venti anni, la croce e la vita con una persona con disabilità.
Ritengo che ognuno, legittimamente, può e deve rivendicare i
propri diritti - prosegue Roberti - nel rivendicarli, però, non
è tollerabile che si insulti e offendi chi la pensa
diversamente. Così facendo, questa manifestazione rischia di
diventare un evento che non ha nulla a che vedere con la tutela
dei diritti, trasformandosi in un momento per strumentalizzare
ideologicamente chi la pensa diversamente. Penso al Gay Pride
blasfemo di qualche anno fa - osserva il governatore - il mio
Cristo e quello di milioni di fedeli, infatti, è quello
insultato. Intervenne in difesa di milioni di fedeli Giorgia
Meloni, la stessa persona apostrofata con un turpiloquio dal
Presidente della tua Regione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA