"Gli allevamenti di molluschi
stanno vivendo una vera e propria crisi sistemica. A colpire il
settore non è soltanto la presenza in mare di una specie vorace
e invasiva come il granchio blu, ma anche i mutamenti climatici,
che stanno decimando la produzione e rischiano di comprometterla
a lungo". A lanciare a Napoli l'allarme è Gennaro Scognamiglio,
presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.
"Siamo di fronte a una situazione molto grave - prosegue il
rappresentante dell'associazione del mondo cooperativistico -
che interessa tantissime realtà in tutto il Paese. L'aumento
delle temperature medie, in particolare durante la stagione
estiva, con ondate di caldo di notevoli proporzioni, sta
determinando una serie di fenomeni a catena, che compromettono
l'equilibrio dell'ecosistema marino, minacciando la biodiversità
e agevolando la presenza e la diffusione di specie invasive. In
particolare, le alte temperature durante la fase riproduttiva e
la scarsa ossigenazione delle acque provocata dalla
proliferazione di microorganismi e specie vegetali, che
producono mucillagine, crea una condizione di invivibilità per i
molluschi, decimando la produzione degli allevamenti di cozze e
vongole. Un problema che si è già verificato lo scorso anno e
che questa estate è risultato ancora più consistente. Intere
aree, con produzioni tipiche e di qualità sono state messe in
ginocchio e gli allevamenti irrimediabilmente danneggiati, con
pesanti conseguenze economiche e occupazionali. La produzione di
molluschi made in Italy sta scomparendo dalle tavole e si
profila un Natale con prodotti di importazione e minore qualità,
casomai a prezzi lievitati".
"C'è assoluto e urgente bisogno - conclude Scognamiglio - di
un intervento straordinario delle istituzioni. Chiediamo
innanzitutto che il governo dichiari lo stato di calamità per la
mitilicoltura. Più in generale, occorre prendere atto
dell'impatto negativo che i cambiamenti climatici hanno
sull'intero settore della pesca e mettere in campo provvedimenti
mirati. La pesca e l'acquacoltura debbono avere accesso a pieno
titolo al Fondo rischi climatici. Il Piano triennale Pesca,
programma specifico a supporto del comparto, va rifinanziato per
il triennio 2025-2028, per conseguire gli obiettivi di
innovazione e ricambio generazionale, a lungo attesi dagli
operatori e fortemente richiesti dal mercato. Infine vanno
attivati strumenti di tutela sociale per i lavoratori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA