Verranno sentiti dal 7 al 21
novembre prossimi dal giudice per le indagini preliminari di
Napoli Nord Vincenzo Saladino, le 12 persone, tra cui l'attuale
sindaco di Giugliano in Campania (Napoli) Nicola Pirozzi e il
suo predecessore Antonio Poziello, diversi tra dipendenti dei
due enti e imprenditori, indagate dalla Procura di Napoli Nord
perché accusate di far parte di un sistema di affidamento
illecito ad imprenditori in cambio di tangenti - soldi,
assunzioni e altre utilità - di appalti comunali nel settore
della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un'indagine che
comprende due filoni, uno relativo al Comune di Marano, l'altro
a quello di Giugliano; si tratta però di filoni di indagini
fortemente connessi e per questo trattati insieme dal Gip, vista
la presenza delle medesime fattispecie di reato e personaggi
operanti nel settore dell'imprenditoria ambientale e faccendieri
che si muovevano tra i due enti locali, condizionandone
fortemente la regolarità dell'azione amministrativa.
Per i fatti di Marano, relativi agli anni tra il 2017 e il
2021, sono 35 le persone indagate più due aziende; per sette
persone la Procura di Napoli Nord aveva chiesto gli arresti
domiciliari, ma il Gip, come previsto dalla nuova legge Nordio,
prima di decidere sulle richieste cautelari, ha deciso di
sottoporle ad interrogatorio preventivo. Compariranno così
davanti al Gip i dipendenti comunali Domenico Abbatiello,
Vittorio Iorio e Giovanni Paragliola, gli imprenditori Michele
Oliviero e Raffaele Schettino, proprietari della Bema srl e
della Inchem Srl, aziende dei rifiuti coinvolte nelle indagini,
e i faccendieri Giuseppe Magno e Giuseppe Spacone; la Procura
aveva chiesto l'arresto anche per l'ex sindaco di Marano Rodolfo
Visconti, ma il Gip non ha ne ritenuto sussistenti gli estremi.
Proprio Spacone, direttore per la Campania della Teknoservice
srl, società con oltre 200 dipendenti, e Oliviero, imprenditore
di Villa Literno (Caserta), sono i personaggi che fanno da trait
union ai due filoni di indagine. Per i fatti di Giugliano in
Campania, riguardanti gli anni 2020 e 2021, sono 25 in totale
gli indagati, per sette dei quali la Procura aveva chiesto
sempre gli arresti domiciliari, ma il Gip ha ritenuto di
convocarne cinque per l'interrogatorio preventivo, propedeutico
ad un eventuale arresto o all'emissione di altra misura, ovvero
l'attuale sindaco Nicola Pirozzi e il suo predecessore Antonio
Poziello, l'ex assessore comunale Luigi Grimaldi, l'imprenditore
Nicola Benedetto e l'intermediario Luigi Vitiello. Tra gli
indagati per i quali la Procura non ha richiesto misura figurano
Giuseppe D'Addato, all'epoca dei fatti Provveditore
Interregionale per le Opere Pubbliche per Campania, Puglia,
Molise e Basilicata e sei funzionari del Provveditorato.
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