Proseguono gli appuntamenti di Open Dance 2025, seconda edizione della rassegna dedicata alla danza d'autore, ospitando, domenica 23 marzo, alle 18.30, nel Teatro Nuovo di Napoli, 'Rua da Saudade' di Adriano Bolognino, creazione scenica che, si afferma in una nota, "identifica nel linguaggio coreutico il fluido che attraversa i canoni espressivi della società contemporanea".
La rassegna, a cura del Teatro Pubblico Campano, supporta e sostiene il talento e la creatività di coreografe e coreografi, con l'intento di creare un movimento artistico sempre più forte e coeso.
Avvia anche
"nuovi approcci nell'interazione con il pubblico della danza,
che mirano a rafforzare le connessioni tra artisti, interpreti e
spettatori. La sensibilità sempre più multidisciplinare e
l'ampliamento delle esperienze culturali, dalla ricerca
artistica alla comunicazione, trovano corpo e vita nella danza,
e la rassegna le assimila in sé".
L'appuntamento di domenica vedrà in scena le danzatrici
Rosaria Di Maro, Noemi Caricchia, Roberta Fanzini, Cristina
Roggerini, che muoveranno su coreografia di Adriano Bolognino,
la drammaturgia di Gregor Acuna-Pohl, i testi a cura di Rosa
Coppola e il supporto musicale di Mirko Ingrao. Saudade, si
mette in evidenza, "è un nodo stretto attorno al passato, una
costola del presente. È guardare avanti, verso ciò che ancora
non esiste o che forse non esisterà mai, e sentire, così la vita
con tutti i pori della pelle, imparare a dare il giusto valore a
tutto ciò che ci circonda. E' un'altalena, un'atmosfera, uno
stato d'animo, dipinta dall'infinita potenza delle immagini.
Studiando come questo sentimento ha trovato espressione,
l'allestimento approfondisce la poetica di Fernando Pessoa e la
sua grande creazione estetica: l'invenzione degli eteronimi".
Ispirato, quindi, alle quattro principali personalità
letterarie dello scrittore portoghese, quattro danzatrici
interpreteranno diversi eteronimi dotati di autonoma identità.
Ognuna di loro ha avvertito ed esplorato la propria e intima
forma di Saudade, mettendola poi in relazione a quella delle
altre. Con questo lavoro si è voluto sperimentare un particolare
sentire che può essere attraversato da soli e in compagnia. Una
creazione che ha all'interno mancanza e desiderio, strazio e
tenerezza.
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