Sarà il Teatro Trianon Viviani di Napoli a ospitare, sabato 29 marzo, alle 21, lo spettacolo 'Vietato ai migliori', varietà del primo Novecento scritto e diretto da Mario Brancaccio, anche interprete in scena con Patrizia Spinosi, Simona Esposito, Gustavo La Volpe, Fortuna Liguori, Monica di Tatisso, Francesco Viglietti.
Presentato da
Parthenope Production e TTR di Tato Russo, l'allestimento mette
in scena prose, canzoni, versi, numeri di varietà che vanno dal
Primo Novecento agli anni Quaranta e si avvale della scenografia
a cura di Clelio Alfinito, i costumi di Annalisa Ciaramella, le
musiche di Raffaele Viviani e Karl Valentin eseguite al
pianoforte da Eunice Petito.
In una nota si evidenzia: "Siamo negli anni Trenta-Quaranta,
un gruppo di attori, cantanti, cabarettisti provenienti
dall'Italia e dalla Germania sono costretti dal Governo italiano
a sostare nel sottopalco del teatro in cui dovevano debuttare il
loro spettacolo.
Il repertorio cabarettistico e teatrale ha
avuto in Europa fino agli anni Quaranta, contrariamente a quanto
molti pensano, una sua omogeneità, una sua identità. Le facezie
del romano Petrolini, stavano a quelle del napoletano Viviani
come a quelle del tedesco Valentin".
Dopo la Seconda Guerra si è assistito al lento declino di
questa identità e le forme tradizionali locali unite da uno
stesso "sentire" culturale sono state soppiantate da nuovi
modelli stereotipati provenienti d'oltreoceano e veicolati
attraverso il cinema, la televisione e la pubblicità. Il numero
dei "rimandati" all'esibizione cresce di giorno in giorno, si
crea intanto un'attesa e una incredulità sulla loro condizione.
Nel frattempo continuano a provare i loro numeri nella speranza
che il direttore del teatro dia inizio alla loro "risalita".
Dopo qualche tempo, in cui periodicamente spiano che cosa si
rappresenti sul palcoscenico al loro posto, vengono a conoscenza
che il Governo non gradisce rappresentazioni mirate al
divertimento ed al piacere del cosiddetto "popolino", ma vuole
propagandare una forma di spettacolo più alta che rappresenti il
riscatto e la grandezza dello stato. Nasce, malgrado loro, un
Teatro di Stato che, con l'avvicinarsi della Seconda Guerra,
chiude definitivamente la parabola del Varietà europeo del Primo
Novecento. Nel dopoguerra nascerà al suo posto l'Avanspettacolo.
I personaggi del sottopalco sono quelli della tradizione
partenopea, come Raffaele Viviani, Rosalia Maggio e del cabaret
tedesco di Karl Valentin e Lisa Karlstadt, le musiche e le
canzoni sono riferite al varietà italiano e tedesco di quel
tempo.
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