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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"Il tavolo ministeriale di oggi non
scioglie i dubbi e le perplessità sul futuro del settore
dell'automotive in Italia e, nello specifico, del sito di
Pomigliano d'Arco. Il management ha confermato le attuali
produzioni, compreso il modello ibrido della Panda, fino al
2029. Per il resto l'azienda non ha presentato un piano
convincente sia sui nuovi prodotti, sia sulle prospettive dello
stabilimento, poiché nessun investimento è previsto sulle nuove
tecnologie a partire dall'elettrificazione dei nuovi modelli".
Così, in una nota, il segretario confederale Cgil Napoli e
Campania, Raffaele Paudice, il segretario generale Fiom-Cgil
Napoli, Mauro Cristiani e il responsabile automotive Fiom-Cgil
Napoli, Mario Di Costanzo, al termine dell'incontro di oggi al
Mimit su Stellantis.
"A ciò - scrivono nella nota - si deve aggiungere che
Stellantis, con il piano di esodo incentivato, sta
ridimensionando gli organici di tutti gli stabilimenti, compreso
quello di Pomigliano. Nel complesso, non è chiaro come
Stellantis intenda produrre un milione di veicoli e come intenda
suddividerli tra i siti italiani, anche perché nessun modello
aggiuntivo è stato presentato rispetto a quelli già in
produzione. Per questi motivi - sostengano Cgil e Fiom Napoli -
il nostro giudizio resta critico e riteniamo insoddisfacente
l'incontro con il Governo che, nonostante gli incentivi
all'acquisto, non ha ricevuto nessuna garanzia da Stellantis
rispetto ai nuovi modelli. Per questo - concludono - la
richiesta di un tavolo ministeriale alla presenza
dell'amministratore delegato, Tavares, è ancora imprescindibile
per avere un quadro preciso del futuro dell'automotive in Italia
e a Pomigliano d'Arco".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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